Antonio Cieri e le barricate nel Naviglio

| Via XX settembre 32

Antonio Cieri era un “forester”, un abruzzese di 24 anni, un disegnatore tecnico che lavorava per le Ferrovie dello Stato ed era stato trasferito da Ancona a Parma per punizione nel dicembre 1921. Perché Cieri era anche un anarchico e, come tanti altri sovversivi dell’epoca, nel giugno 1920 aveva partecipato alla rivolta del capoluogo marchigiano, quando la popolazione era insorta contro l’invio di truppe italiane in Albania.

Giunto a Parma si era subito messo in contatto con i compagni anarchici dell’Unione sindacale parmense. Tramite loro aveva conosciuto Guido Picelli ed era entrato a far parte degli Arditi del popolo.

Presto Picelli gli affidò la responsabilità della guida delle squadre del rione Naviglio dove abitava, sia per la sua preparazione militare (come tanti era stato in guerra con tanto di decorazione di bronzo al valore) che per la sua istruzione politica.

Durante le giornate d’agosto 1922 fu dunque lui, insieme a un altro anarchico toscano di 20 anni, Alberto Puzzarini – anche lui ferroviere e “forestiero” – a dirigere la difesa del quartiere Naviglio, il più esposto agli assalti delle camicie nere.

Fotografie e documenti

Composto da pochi borghi, stretti e torti, il rione era infatti a ridosso di alcune grandi vie di passaggio, come viale Mentana e via Garibaldi, dalle quali partivano gli assalti fascisti. Le sue strade, poi, potevano essere tenute sotto tiro dai campanili confinanti. Una situazione piuttosto critica quindi, che richiedeva determinazione ed esperienza tanto nel comando della difesa armata quanto nella mobilitazione di combattenti e popolazione.

Con la presa del potere di Mussolini, Cieri venne licenziato come molti altri ferrovieri antifascisti e, pochi anni dopo, nel 1925, dovette fuggire da Parma. Espatriò in Francia e lì rimase fino a quando, nell’estate 1936, partì per arruolarsi nella Colonna Ascaso in Spagna a difesa della Repubblica popolare. Come il suo compagno di lotta Guido Picelli anche lui morì qui, il 7 aprile 1937, colpito a El Carrascal, vicino a Huesca, durante un’azione di perlustrazione.

Per saperne di più...

Severo Marco, Vincenti per tutta la vita. Antifascisti parmensi nella guerra di Spagna, Bfs, Parma 2017.

Sisti Giorgia, Lo Stranier. Vita anarchica di Antonio Cieri, a cura di Piermichele Pollutri, Fedelo’s, Parma 2012.

Furlotti Gianni, Parma libertaria, Bfs, Pisa 2001.